Al principio dell’800 il patrizio milanese Cesare Brambilla incominciò a pensare di sostituire la vetusta casa da nobile che possedeva a Castellanza con una villa neoclassica che meglio ne rappresentasse il rango sociale. Rivoltosi inizialmente a Leopoldo Pollack, si affidò infine a Pietro Pestagalli che eresse la nuova dimora tra il 1812 e il 1815. Degli artisti che decorarono gli interni del corpo centrale vanno ricordati: Paolo Santagostino, operante in diverse sale, che con Giovanni Battista Perabò realizzò l’elegante Salone di Bacco e Cerere; Gaetano Vaccani che, con Alessandro Arrigoni e Angelo Monticelli, lavorò nella Sala da Pranzo e in quella da compagnia; Gaetano Monti di Ravenna che plasmò l’Allegoria dell’Ospitalità e l’Allegoria dell’Amicizia. L’edificio, sede comunale dal 1921, custodisce anche il grande telero ottocentesco di Giuseppe Castellani raffigurante Il giuramento di Pontida e una piccola raccolta di scultura contemporanea con opere di Eros Pellini, Giorgio Celiberti e Amedeo Arpa. Per rievocare gli interessi storici, poetici e scientifici che animarono il committente sono in mostra anche alcuni volumi stampati tra i secoli XVII-XIX (si segnala il De Peste di Giuseppe Ripamonti). La visita guidata è arricchita da proiezioni di immagini storiche e dalle performance dell’attrice Michela Cromi in costume d’epoca che interpreta le Memorie delle villeggiature di donna Bianca Righetti, la moglie di Cesare Brambilla. Chi lo desidera potrà fare una passeggiata anche nel vicino parco romantico di Casa Cantoni.

Si segnala che domenica 1° ottobre, alle ore 17, verrà offerto ai visitatori e a tutti gli interessati il Concerto di pianoforte a quattro mani con Gabriele Salemi e Silvia Gatti della Niccolò Paganini di Legnano.