Le origini della piccola chiesa si perdono nella notte dei tempi, allorchè l’imperatore Gioviano fece chiudere i templi pagani. Teodosio rese obbligatorio il culto cristiano nella città di Milano e parecchi patrizi gentili, tenaci della religione dei loro padri e dell’antico impero, si rifugiarono nei villaggi lombardi dell’Insubria. Fra questi fuoriusciti un certo Novelliano Pandaro venne a stabilirsi verso il 381 nel Pago di Barzanova,.dove, per adempiere ad un voto, eresse un delubro dedicato a Giove Summano, che consisteva in origine in un corpo fabbrica quadrato di solidissime mura con finestrelle rettangolari a guisa di feritoie. In virtù della robusta costruzione l’edificio potè resistere all’urto del tempo e delle vicende. Verso il 700 fu restaurato e ridotto a chiesa cristiana. Dalla forma delle colonne e dei capitelli e dalla struttura, in cui è inserita la porta, si può pensare che l’edificio, come appare oggi, possa risalire ad epoca longobarda, quanto fu costruito il castello, poi distrutto nel 1222. Nel corso dei secoli, l’edificio religioso ha subito alcuni ampliamenti e restauri: rifacimenti dei soffitti e ricostruzione del campanile (1611) per ordine del Card. Federico Borromeo, sulle rovine del vecchio caduto nel 1550. All’interno sono rimasti i resti del battistero ottagonale con la vasca ad immersione costruita in marmi rossi ed un ciclo d’affreschi di notevole pregio. Di notevole importanza la cupola con i 12 apostoli e Cristo Pantocratore.
Foto della copertina: Alessandra Di Gennaro
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In parte esclusa Cripta San Salvatore